sabato 9 febbraio 2013

Prove di alpinismo invernale: Il Canale delle Colme

Insieme agli amici Simona e Paolo, decidiamo di approfittare del ritorno del grande freddo invernale e dell'innevamento non eccessivo  per provare a fare un semplice percorso alpinistico in Alpi Liguri. Optiamo per la salita della Cima delle Colme per il Canale Sud. La Cima delle Colme è la massima elevazione dell'altipiano carsico che sovrasta con i suoi bastioni il paesino di Viozene. L'itinerario si svolge tra imponenti pinnacoli e torrioni, in ambiente severo e dal sapore di alta montagna, ma con vista mare!
La relazione del percorso è ottimamente descritta nel sito Gambeinspalla

La Rocca Garba tra i rami di un pino mugo.

Risalendo i pendi sopra Pian Rosso al cospetto della Rocca Garba.

L'avvicinamento al canale passano ai piedi del Cimonasso.

L'uscita del Canale Sud delle Colme.

La Cima delle Saline dalla Cima delle Colme.

L'Altipiano delle Colme, sullo sfondo il Mongioie.

Verso il Monviso.

La neve modellata dal vento e i monti sopra Monesi.

Vento, sole e neve.

Scendendo dal Bocchino delle Scaglie.


domenica 3 febbraio 2013

L'anello del Ghiffi dopo una copiosa nevicata

Dopo aver passato il sabato in casa a guardare piovere, incoraggiato dalle previsioni meteo, con gli amici di Quotazero decidiamo di  percorrere l'anello del Ghiffi, uno tra gli itinerari più vari ed interessanti all'interno del Parco Naturale della Val d'Aveto. 

Descrivo ora brevemente l'itinerario percorso:

Si lascia la macchina in corrispondenza di uno slargo poco oltre il Passo del Ghiffi (da Lavagna si sale al Passo del Bocco da dove si imbocca una strada in salita sulla destra). Il sentiero, segnato con un quadrato giallo, comincia proprio di fronte allo slargo dove si lasciano le macchine, di fianco ad una baracca di legno. Imboccato il sentiero si sale ripidamente sino ad incontrare lo spartiacque principale con la Val Taro dove ci si congiunge con l'Alta Via dei Monti Liguri. Si percorre quindi un lungo tratto in falso piano sullo spartiacque sino ad arrivare ai piedi del monte Scaletta dove, trascurando sulla sinistra il sentiero segnato con il quadrato giallo, si prosegue in netta salita continuando a seguire il percorso dell'Alta Via.  Superata la cima del Monte Scaletta ed entrati in una bella faggeta si arriva al Passo dell'Incisa. Di qui si prosegue sempre seguendo i segni dell'Alta Via in direzione del Passo della Spingarda sino ad incontrare la deviazione che scende al rifugio di Prato Mollo (segnavia tre pallini gialli). Arrivati al rifugio, prestando attenzione a non perdere di vista i tre pallini gialli, si attraversa la piana di Prato Mollo per poi scendere decisamente sino al Passo dei Porcelletti dove si incontra il sentiero segnato con il quadrato giallo. Si prosegue quindi in discesa sino ad una passerella in cemento che permette di oltrepassare un ruscello ed in breve, dopo un tratto a mezzacosta, ci si ricongiunge con il percorso dell'andata che si ripercorre sino alle macchine.

Noi rispetto all'itinerario classico abbiamo fatto una piccola deviazione prima di scendere al Rifugio di Prato Mollo. Attratti dai bei pendii innevati siamo saliti in cima la Monte Nero, una piccola elevazione che si trova tra il Passo dell'Incisa e il Passo della Spingarda, a fianco del Monte Cantomoro. Di per se è un rilievo abbastanza anonimo ma dalla cima si gode una bellissima vista sul Monte Penna e sul più lontano Appennino Tosco Emiliano.

L'Alta Via dei Monti Liguri nella sua veste invernale


Il sole filtra tra i rami innevati di un faggio sul Monte Scaletta


La faggeta imbiancata dalla recente nevicata

I faggi imbiancati sembrano un elemento architettonico di una qualche cattedrale gotica

Una panoramica dal Monte Nero con il Penna e l'Appennino Tosco-Emiliano

Scendendo con le racchette da neve e il mare sullo sfondo

Candelotti di ghiaccio e raggi di sole